Nell’Azienda di Marco Capitoni si respira aria di accoglienza, legami, relazioni, vino e arte.
Seconda parte
La cantina
Anfore di terracotta per preparare il vino Troccolone – Azienda Capitoni – PIenza
Nella cantina puoi ammirare affascinanti anfore di terracotta, barrique che custodiscono il vino e opere d’arte.
Gli ospiti possono vivere un momento privilegiato fatto di due mondi soggettivi che si uniscono “vino e arte”. La bellezza e le emozioni vissute lasceranno un segno e una relazione umana.
I Vini
♠Troccolone
Il vino di una volta.
La prima annata nel 2015, un Sangiovese in purezza che riposa in anfore di terracotta. Le anfore in terra di Impruneta esaltano il valore dell’uva e le caratteristiche del vino favorendone un’evoluzione.
Il risultato è vino ricco di profumi e freschezza nella beva, il vero Sangiovese, dalla vite alla cantina*.
Ma chi è il Troccolone?
Una figura esistente tanto tempo fa, un commerciante che frequentava i poderi della Val d’Orcia. Un personaggio furbo e affarista che barattava con i contadini generi alimentari, piccoli utensili, bottoni e fili da cucire in cambio di uova, piccioni e conigli. Faceva di tutto per sembrare un sempliciotto e sfruttava le lungaggini delle trattative per concludere un affare e aumentare il profitto.
La scelta di questo nome è un modo per mantenere in vita un vocabolo e legare la produzione di vino al territorio e alla storia delle campagne.
♠Frasi
Nato nel 2005, è un vino che rappresenta la toscanità vecchio stile e l’azienda Capitoni.
Composto dalle uve Sangiovese, un po’ di Canaiolo e pochissimo Colorino.
Vinificato in acciaio dove rimane per tre settimane a contatto con le bucce e poi affinato in botte di rovere per 24 mesi.
Prodotto dal vigneto del 1973 nelle annate in cui la bontà dell’andamento stagionale lo consente, è un vino dai tratti decisi del territorio.
Questo vino è accompagnato da un pensiero in etichetta per ogni annata. Un breve racconto della filosofia produttiva, del carattere di una vendemmia o degli stati d’animo di un anno di vita e di vite.
La frase del 2016 mi ha colpito molto perché descrive un paesaggio umano: “Osserva una vite, una pietra o un uomo?…Presenze”.
Essa richiama il lavoro manuale nella vigna. L’uomo è una presenza silenziosa, operosa, indispensabile e concreta che si unisce alla terra.
Vini – Azienda Capitoni – Pienza
♠Capitoni
Questo vino contiene tutta l’essenza della famiglia.
E’ strutturato, un vino da riserva la cui prima annata risale al 2001. Composto da Sangiovese all’80% e Merlot al 20%, viene vinificato in tini di acciaio per 15 giorni, affinato in barrique per 24 mesi, poi in bottiglia per altro 18 mesi.
Un vino ampio, con aromi che ricordano frutti rossi e neri, sentori di tostatura, lievi spaziature, armonia ed equilibrio con allunghi ricchi di sapidità*.
<<La sapidità è dovuta alla particolarità del terreno composto da stratificazioni di argille e di sabbie. Al suo interno si trovano conchiglie fossili risalenti a 4/5 milioni di anni fa perché un tempo questa terra era sommersa dal mare>> Marco Capitoni
L’Azienda è socia del Consorzio del vino Orcia e Angelo Capitoni, il figlio di Marco, è membro del consiglio di amministrazione del Consorzio in qualità di consigliere.
∗Le note di degustazione sono a cura di Marco Capitoni
I Legami
Il logo dell’Azienda Capitoni racconta molto bene il legame con il territorio di appartenenza
L’idea della Pieve di Corsignano venne fuori da una chiacchierata con la sua insegnate di educazione artistica mentre mangiavano cantucci e bevevano Vin Santo.
Marco da uno studio sulle Pievi trova una serie di elementi legati al culto della terra e a quello della sua famiglia e decide che quella di Corsignano poteva rappresentare la sua Azienda.
L’ Arte
Marco ama il momento in cui l’intelligenza e la bellezza diventano tangibili e per questo ha deciso di ospitare in cantina degli artisti e le loro opere.
Vino e arte – Cantina Capitoni – Pienza
<<Amo l’arte, godere del bello e di ciò che l’artista è riuscito a creare. Ho scelto di accogliere opere d’arte nella mia cantina perché desidero donare agli ospiti queste sensazioni>> Marco Capitoni
Tra gli artisti ospitati Marco annovera Pietro Sbarluzzi di “Terrecotte Artistiche” e descrive la sua opera preferita “L’incontro”.
<<“L’incontro” rappresenta un uomo e una donna uniti sul dorso di un cavallo. La bellezza dell’opera sta nel fatto che ogni lato lascia intatti i suoi particolari>> Marco Capitoni
Nella sua descrizione ho visto le vere unioni prendere forma, dove insieme si diventa “noi” ma ognuno resta “io”.
Marco Capitoni desidera lasciare agli ospiti il suo pensiero sull’importanza della manualità che rende vivo tutto ciò che si crea, da un’opera d’arte al vino.
<<Nei gesti, il sapere…Manualità>> (Frasi 2008).
Il lavoro dei contadini, una manualità tramandata di padre in figlio, azioni dettate dell’esperienza più che dalla consapevolezza tecnica. Aspiriamo ad essere custodi di questa saggezza secolare. Sono gesti che abbiamo osservato, ripetuto ed integrato con le conoscenze di cui oggi disponiamo. Ci piacerebbe contribuire a rendere merito alle persone che ci hanno preceduto e che raramente hanno visto riconoscere il valore della loro opera>> Marco Capitoni
Desiderosa di ascoltare ancora Marco e conoscere il suo mondo, porto con me la gioia per una nuova relazione umana, nuovi saperi e tutte le emozioni vissute.
A presto
Un abbraccio
Namastè
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Docente|Lawyer | Writer | Web Writer | SNIDer Social Network Influencer Designer | Social Media | Dreamer | Paesaggi Umani founder
Dopo aver conseguito un Master in Comunicazione d’Impresa presso l’Università di Siena lascia la professione, esercitata per 18 anni, per dedicarsi alle sue passioni: scrittura, lettura, viaggi, mondo del vino e del gusto e di tutto ciò che genera bellezza. Fonda il 10/10/2020 il mondo digitale di Paesaggi Umani dove scrive e racconta, attraverso le emozioni, le storie di sogni, esperienze di gusto, sapori, cucina e vino, bellezza, vita e di tutto ciò che è invisibile agli occhi.
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