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Vigneto-Cantina Campotondo- Campiglia d'Orcia - Val d'Orcia
Creatori di vinoVedute

Le vigne in Val d’Orcia sono storie da vivere e raccontare

In Val D’Orcia la Cantina Campotondo, un luogo rurale dove si respira la filosofia dei veri vignaioli.

Prima parte

La Cantina Campotondo nasce dal sogno di Paolo Salviucci: <<lavorare  la terra con rispetto e manualità e diventare un artigiano del vino>>.

<<Se puoi sognarlo puoi farlo>> Walt Disney

Paolo Salviucci nasce a Campiglia d’Orcia in una famiglia di contadini da generazioni e cresce in un ambiente rurale fatto di lavoro, sacrifici, valori e tanti rapporti umani.

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Paolo Salviucci e la sua vigna – Cantina Campotondo – Campiglia d’Orcia – Val d’Orcia

Lavora in un’azienda di marmi fino al tempo in cui il cuore, prendendo il sopravvento sulla ragione, lascia spazio al sogno di diventare un “artigiano del vino”

Nel 1995 acquista il Podere Campotondo con l’idea di ristrutturare la parte superiore come abitazione e quella inferiore come cantina per il suo vino.

Nello stesso anno nasce la loro bimba Elena che cresce insieme al sogno. Tra lei e il vino si crea un legame speciale che un giorno illuminerà le sue scelte. 

I primi filari di Chardonnay piantati nel 2000, su un terreno di famiglia sito  in Campiglia d’Orcia, diedero vita al primo vino di Paolo, un bianco dal nome Tavoleto toponimo della località dove si trova il terreno.

Un vino bianco in una terra dei rossi: una sfida molto interessante che ha dato risultati soddisfacenti.

I primi filari di Sangiovese, Colorino e Merlot furono piantati  tra il 2002 e il  2005, su un terreno  acquistato nella zona del Banditone.

I vigneti della Cantina Campotondo (3,5 ettari di cui 2,5 in produzione)  si trovano a 550 mt di altitudine.

Le viti si godono la vista dei borghi più suggestivi della Val d’Orcia: Pienza, Rocca d’Orcia e Bagno Vignoni.

I terreni sono ricchi di scheletro minerale, argilla, limo e sabbia, grazie al mare che un tempo ricopriva la Val d’Orcia, e di magma grazie all’origine vulcanica del Monte Amiata.

Questi elementi insieme alle escursioni termiche derivanti dall’altitudine e dal Monte consentono di creare vini potenti ed eleganti.

L’ alberello richiede osservazione e ascolto

L’alberello è il loro modo di interpretare la vigna.

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Alberello – Cantina Campotondo – Campiglia d’Orcia – Val d’Orcia

Attraverso questo sistema di allevamento sano, artigianale e rispettoso, la vite vive nella sua naturalità emanando energia propria.

La forma della pianta a calice trasmette senso di protezione ed è un nido perfetto per  gli uccelli.

Le  viti sono tenute basse sia per proteggerle dai venti e dalle gelate che per sfruttare calore dal terreno con una conseguente buona maturazione del frutto.

Ogni pianta è potata personalmente da Paolo Salviucci senza schemi, solo  esperienza, ascolto e tanto amore.

Ogni pianta è una storia da vivere e raccontare e con pazienza va ascoltata e  interpretata.

Tra l’uomo e la pianta si crea una relazione fisica, un legame simile a quello dell’artigiano con la sua creazione.

Il vignaiolo non è un mestiere ma una missione d’amore.

<<Un grande vino ha sempre come madre una grande vigna e come padre un grande vignaiolo>>

Il racconto continua!

Un abbraccio 

Namastè

Valeria

Per leggere la seconda parte del racconto clicca qui⇓

www.paesaggiumani.it/cuore-cantina-campotondo-valdorcia-toscana-siena-vino

 

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