In Val d’Orcia alla scoperta di un arciere..
Prima parte
E’ un pomeriggio di metà settembre, il sole sta calando in Val d’Orcia, cammino su un strada bianca in direzione Castello di Ripa d’Orcia dove mi aspetta Roberto Mascelloni e la sua Azienda agrituristica Poggio al Vento.
Entrando lo sguardo rimane rapito ed incantato dall’immenso panorama che sembra prendere la luce del cielo per illuminare questo luogo.
Veduta sul Castello di Ripa D’Orcia – Azienda agricola e agrituristica Poggio al Vento di Roberto Mascelloni
Le dolci colline dividono la Rocca d’Orcia dal Castello di Ripa d’Orcia e ci accompagnano verso il Monte Amiata e il Castello di Radicofani: per un attimo ti sembra di immaginare il tempo che fu e vivere la storia che accompagna questa parte della Val d’Orcia.
Ad accogliermi Roberto Mascelloni, proprietario di Poggio al Vento, con la sua eleganza e discrezione di un uomo di altri tempi.
Avevo sentito parlare di lui, della sua passione per il tiro con l’arco e delle sue vittorie come Arciere alla festa del Barbarossa. Guardandolo soffermo il mio pensiero sulla possibilità che, in una vita passata, sia stato davvero un Arciere.
La passione per gli oliveti e la filosofia del “chi conosce può”
La sua voce rompe il silenzio di un luogo dove il tempo sembra si sia fermato. Roberto Mascelloni non è solo un vignaiolo ma un coltivatore, prima di cereali, poi di viti e olivi, un agricoltore curioso che ama sperimentare il nuovo con la razionalità di chi conosce il sacrificio della terra e del lavoro.
Uno dei suoi principi ispiratori è “Chi conosce può” e sulla scia di questo credo, racconta la sua esperienza con la mosca olearia che ha decimato tanti raccolti di olive negli ultimi anni, e dei suoi rapporti con i ricercatori universitari dai quali ha appreso tecniche che, unite alla sua esperienza, hanno determinato dei risultati incoraggianti al punto che, da poco, ha incrementato la piantagione.
Azienda agricola e agrituristica Poggio al Vento di Roberto Mascelloni
Per lui, gli oliveti e l’olio rappresentano una grande passione e una scommessa per il futuro nonché un richiamo alle sue tradizioni familiari.
Mentre offre un assaggio dei suoi due oli, Perla verde e Perla oro, ricorda la sua infanzia attraverso la semplicità e bontà del pane, sale, olio e aceto preparato dalla nonna.
Questa semplicità, ancora oggi, colpisce molto i turisti stranieri, che amano stare in compagnia della famiglia Mascelloni e mangiare pane e olio.
Gli Oli
Perla Verde, un blend delle varietà Frantoio, Leccino, Moraiolo e Pendolino. E’ l’olio tradizionale toscano, extravergine di oliva di bassa acidità, spremuto a freddo, di colore verde intenso e dall’aspetto denso. Sapore fruttato, intenso, erbaceo con forte profumo di oliva leggermente amara e intenso aroma di carciofo.*
Perla d’oro, un monovarieta’ di “Frantoio”. Un olio di alta qualità, extravergine di oliva di bassa acidità, spremuto a freddo, colore verde intenso, aspetto denso. Sapore fruttato, intenso, erbaceo, forte profumo di oliva acerba piccante leggermente amara, intenso aroma di carciofo e cardo.
**Le note di degustazione sono a cura di Roberto Mascelloni
Il dialogo continua mentre Roberto versa i vini nei calici già disposti per la degustazione.
Mi estraneo per un attimo e il mio sguardo viene attirato da una donna elegante e gentile che, poco lontano, si prende cura del suo orto, nutrendolo e donandogli amore.
E’ la mamma di Roberto, che, insieme al papà, continuano a trasferire al figlio, un’eredità fatta di lavoro, tradizioni, unione e amore per le persone e per la terra.
Comincia la degustazione dei vini. Resta con me e leggi la seconda parte dell’articolo dove si parlerà dei vini di Poggio al vento, di innovazione, tradizione e sperimentazione.
Non mancare!
Un abbraccio
Namastè
Per la seconda parte del racconto clicca qui ⇒ www.paesaggiumani.it/poggio-vento-tradizione-innovazione-val-orcia-vino-agriturismo-toscana
Docente|Lawyer | Writer | Web Writer | SNIDer Social Network Influencer Designer | Social Media | Dreamer | Paesaggi Umani founder
Dopo aver conseguito un Master in Comunicazione d’Impresa presso l’Università di Siena lascia la professione, esercitata per 18 anni, per dedicarsi alle sue passioni: scrittura, lettura, viaggi, mondo del vino e del gusto e di tutto ciò che genera bellezza. Fonda il 10/10/2020 il mondo digitale di Paesaggi Umani dove scrive e racconta, attraverso le emozioni, le storie di sogni, esperienze di gusto, sapori, cucina e vino, bellezza, vita e di tutto ciò che è invisibile agli occhi.
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