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Il sogno di Donatella Cinelli Colombini

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Donatella Cinelli Colombini

“I sogni son desideri di felicità. Nel sonno non hai pensieri ti esprimi con sincerità” Maria Cristina Brancucci

Il sogno, sognato e realizzato, di una donna che magicamente riesce a valorizzare ciò che tutti guardano ma non riescono a vedere.

Questa donna si chiama Donatella Cinelli Colombini.

Come in una delle più belle favole

C’era una volta….

Nella città di Siena viene alla luce Donatella da Francesca Colombini di Montalcino e Fausto Cinelli da Siena.

L’attività vitivinicola in entrambe le famiglie era storica.

La sua vita ha il profumo del vino: addolcita dal mosto fiore e fortificata dal carattere di vini strutturati.

Gli studi di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università di Siena le insegnano a ricercare e scegliere nuove strade da percorrere.

Il nonno Giovanni Colombini le ha trasmesso il dono di guardare sempre oltre, vedere in ogni problema un’opportunità e credere fortemente nei propri progetti con una visione ottimistica.

L’Avv. Colombini fu uno dei pionieri del Brunello di Montalcino. Visse il tempo in cui le campagne toscane si stavano svuotando e scelse, con coraggio, di resistere e di non vendere i suoi poderi. Guardando al futuro vide nel vino rosso a lungo invecchiamento una grande opportunità e decise di imbottigliarlo rivolgendosi agli importatori, ai ristoranti e al consumo pubblico.

Nonostante le difficoltà e lo scetticismo degli importatori verso i vini italiani, Giovanni, che credeva nel suo progetto, non si arrese e il Brunello di Montalcino, con le sue qualità, gli diede ragione sfondando piano piano il monopolio francese.

Quanti viaggi insieme al nonno, nel mondo del vino italiano e straniero, e quante chiacchierate lasciavano il sapore di una dolce sapienza che diveniva per Donatella  un tesoro da custodire e da diffondere.

“Se hai fede chissà che un giorno la sorte non ti arriderà. Tu sogna e spera fermamente. Dimentica il presente e il sogno realtà diverrà”Maria Cristina Brancucci

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Donatella Cinelli Colombini

Un giorno dell’anno 1998, la mamma Francesca lascia l’azienda al figlio maschio e Donatella, che da 14 anni lavorava nel mondo del vino, comprende che è arrivato il momento di rendere reale il suo sogno e come in una delle sfide più belle che la vita ti invita ad affrontare crea la sua azienda dal nome “Donatella Cinelli Colombini”.

Il percorso di crescita non fu semplice, mancavano le risorse e  ci voleva tempo per comprendere la vocazione di un terreno, ma lei non si è mai arresa posando il suo sguardo positivo sempre sull’obiettivo.

Gli ettari di vigna esistenti furono quasi tutti ripiantati e oggi con i 35 ettari di vite l’azienda, composta dal “Casato Prime  Donne” di Montalcino e dalla “Fattoria del Colle” di Trequanda, esporta vino in 38 paesi del mondo.

Come per magia il “Casato di Montalcino” si trasforma nel “Casato Prime Donne”

“Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai” Oriana Fallaci

In un territorio dal fascino misterioso, quello di Montalcino, c’era “Il Casato”, un luogo della famiglia Colombini lasciato a Donatella.

Ettari di terreno con boschi e vigneti, immobili da ristrutturare e botti di Brunello di Montalcino da curare giornalmente.

Il vino aveva bisogno di un cantiniere e il caso volle che alla Scuola di Enologia di Siena c’erano a disposizione solo donne perché nessuna azienda importante le sceglieva.

Una grande prova dell’esistenza di una discriminazione femminile, che fu l’occasione data a Donatella per rivoluzionare il mondo del vino creando la prima azienda in Italia gestita completamente da donne.

 

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Donatella Cinelli Colombini e tre enologhe: Giada, Barbara e Sabrin

Amante delle provocazioni ha voluto provare a tutti, che le donne possono costruire, cambiare, migliorare e risolvere come gli uomini, aggiungendo quel tocco di femminilità che dà valore ad ogni azione, un elemento che spesso fa la differenza e porta al successo.

“La mia scelta non è stata difficile da portare avanti. In cantina oltre le Cantiniere normali, oggi abbiamo 3 Enologo donne, una Senior( diplomata enoteca) e due Junior ( laureate enologo). Una bella squadra!” Donatella Cinelli Colombini

Grazie al dono dell’osservazione e alle sue idee piene di magia ha dato vita a progetti molto interessanti che hanno valorizzato il mondo del vino, del turismo e dell’enoturismo (Movimento del turismo del vino ,  Cantine aperte, il trekking urbano).  Fu insignita, nel 2014, dal Presidente della Repubblica del titolo di Cavaliere della Repubblica. È presidente del Consorzio del Vino Orcia dal 2013 e Presidente Nazionale delle Donne del Vino dal 2016.

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Donatella Cinelli Colombini e le sue donne
By Bruno Bruchi

La sua favola si può leggere negli occhi delle persone che lavorano con lei, nei suoi vini, nelle idee e nelle azioni che ogni giorno donano novità.

Se dovessi paragonare Donatella Cinelli Colombini ad un vigneto, sceglierei l’autoctono Foglia Tonda, un elemento raro, magico e potente, che dona unicità.

Un buon vino nasce dall’amore

Quando Donatella iniziò la costruzione del sogno, nel 1998, fissò un punto di arrivo all’anno 2001. Questa meta fu raggiunta e festeggiata con la nascita di un vino che la rappresenta, e oggi è  la base di tutto ciò che è avvenuto e di tutto ciò che verrà. 

Il nome del vino è “IO SONO DONATELLA”, un Brunello di Montalcino Docg molto strutturato.

“Ho sempre sognato di produrre un vino di perfetta armonia come questo, un vino unico e con tannini setosi e profumi di piccoli frutti rossi maturi che inebriano. Un vino potente che vivrà per  decine di anni, ma anche capace di dare piacere a chi lo beve oggi”. Donatella Cinelli Colombini

Nasce nel 2001, composto al  100%  da un vitigno di Sangiovese  di nome Ardita che si trova nella  zona Nord di Montalcino.

“Dal colore rosso rubino brillante, è un vino di grande finezza, profondità e complessità. Evidenti i richiami ai piccoli frutti rossi maturi e alle spezie. Molto fine, setoso e bilanciato. Rivela la sua struttura nell’intensità e nella persistenza. Il gusto rimane lungamente in bocca come un ricordo piacevole.
Si abbina con piatti importanti di carne e formaggi stagionati”*

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Donatella Cinelli Colombini e la figlia Violante Gardini

Ogni botte che conserva questo vino ha sopra un cuore rosso. Una botte che custodisce il sogno curato ogni giorno con amore e dedizione.

La bottiglia è ricoperta di stelle con al centro un anello che contiene il suo marchio in oro, ed è contenuta in una scatola molto elegante prodotta nel tessuto medievale senese dal nome tela di Pienza.

Un’etichetta dove le stelle  guidano e illuminano un cammino e il marchio, contenuto in un anello, ricorda i sigilli creati dagli gli orafi medievali per certificare la firma: storia e futuro.

Ma la favola non finisce qui e scorrendo le pagine del racconto della  Fattoria del Colle di Trequanda, dove, insieme al Chianti si produce la Doc Orcia conosciamo un vino che nasce sotto il segno dell’amore e si chiama:

CENERENTOLA” Orcia Doc 

Questo vino racconta la Doc Orcia come una Cenerentola, la più giovane tre le due sorelle più ricche: Il Brunello di Montalcino e il Nobile di Montepulciano.

Un vino grintoso che ha voglia di vincere e un giorno come nella fiaba di Cenerentola riuscirà a competere con le sorelle e sposare il principe azzurro partecipando a  tavole importanti.

Un vino diverso dove il re della toscana “il Sangiovese” è accompagnato dal vitigno autoctono  “Foglia Tonda” che dona un tocco di magia.

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Donatella Cinelli Colombini

Un tempo questo vitigno era molto diffuso nel Sud della Toscana, oggi ne esistono meno di venti ettari. Il Foglia Tonda produce vini potenti che aggiunti all’eleganza del Sangiovese creano unicità.

“Un vino rosso rubino intenso e brillante, dall’aroma complesso, fine, ampio. Richiama i piccoli frutti rossi, la frutta esotica e le spezie.Pieno, potente, caldo, armonico. La  struttura, garante del  lungo invecchiamento,  è  perfettamente bilanciata  dal  frutto. Molto persistente. Da abbinare a piatti importanti di carne e formaggi stagionati. Evitare aceto, cipolla  e aglio crudi, carciofi e asparagi”*

Il nostro viaggio nel sogno di Donatella Cinelli Colombini si conclude lasciando nelle pagine finali di questa bella fiaba tanti insegnamenti, curiosità e un messaggio: “Nella vita è importante ascoltare il cuore, essere bravi osservatori, ricercare cose nuove e avere il coraggio di perseguire strade proprie con determinazione e ottimismo”.

Grazie 

A presto

Un abbraccio

Namastè

Valeria

*Le note di degustazione sono a cura dal produttore

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