Sant’Anna in Camprena, il tuo silenzio fa rumore!
Se lasci spazio alla curiosità e al desiderio di percorrere strade nuove ti ritrovi ad osservare il mondo con occhi diversi lasciando nella memoria emozionale esperienze uniche.
Incline da sempre alla scoperta, quando Luca, durante la nostra tipica grigliata toscana, ha proposto una passeggiata “diversa” nella storia medievale della Val d’Orcia, ho immediatamente accettato con tanto entusiasmo.
Luca è un amico appassionato di Storia e di Storia dell’arte. Ama la lettura e dopo una laurea in Scienze Politiche ha scelto di realizzare il suo sogno svelato e illuminato dagli affreschi del Sodoma, laureandosi a 49 anni, in Storia Medievale.
Grazie al suo professore impara a fare ricerca e vive ogni giorno la sua amata terra con occhi sempre nuovi.
Le serate con Luca
Ascolto, scambio e apprendimento. La sua voce calma racconta la storia come se la vivesse e le sue parole diventano emozioni che arrivano al cuore di chi le ascolta.
Ogni incontro porta nuovi spunti di riflessione. Questa volta mi ha donato una grande voglia di riscoprire il Medioevo, lasciando andare tutto ciò che ho appreso durante gli studi.
Un periodo oscuro che grazie a storici illuminati e bravi divulgatori, si mostra oggi, a tutti, sotto una nuova veste svelando un’epoca di vita i cui meravigliosi lasciti artistici li troviamo sparsi in Italia e in Europa.
Il nostro viaggio comincia da Sant’Anna in Camprena
Percorrendo la vecchia Cassia che da Torrenieri porta a San Quirico D’Orcia proseguiamo lungo una strada bianca.
Quando percorro una strada bianca, anche se già battuta, noto particolari sempre nuovi e spesso mi chiedo “dove mi porterà?”
Anche stavolta mi sorprende, facendomi conoscere una località di nome Cosona dove si trova l’omonimo Castello costruito nel corso del quattrocento che divenne poi una fattoria con villa fortificata.
È una costruzione piena di fascino, oggi azienda agricola con struttura ricettiva- agrituristica, che dall’alto della collina domina le valli.
Che bella scoperta!
Sant’Anna in Camprena
Eccoci arrivati al Monastero di Sant’Anna in Camprena. Siamo nell’omonima località, nel comune di Pienza.
All’arrivo resto colpita da questo luogo che sembra surreale circondato da un panorama bellissimo, da distese di olivi e da cipressi in fila perfetta che sembrano soldati sugli attenti.
Tanta pace intorno che stimola il silenzio e la sensazione di entrare nella storia.
Hai visto il Paziente Inglese? Alcune scene del film sono state girate nel Monastero e si vedono gli affreschi di Giovanni Antonio Bazzi detto Il Sodoma.
Il Sodoma è un pittore dell’epoca rinascimentale. La sua arte si colloca tra il rinascimento e il manierismo di cui proprio a Siena che si riscontrano le prime tracce e lì ha svolta la gran parte della sua attività artistica.
I suoi affreschi che rappresentano San Benedetto e i monaci olivetani, il compianto della Morte di Cristo, la Madonna in trono con il Bambino Gesù, Sant’Anna e il miracolo della moltiplicazione dei pani, si trovano nel refettorio.
Sai perchè veniva chiamato Il Sodoma?
Alcuni suoi contemporanei lo riconducono agli atteggiamenti del pittore ma sembra che il suo soprannome venga da un un suo intercalare tipico del proprio dialetto piemontese “su nduma” che voleva dire andiamo.
Questo Monastero, composto dalla Chiesa di Sant’Anna, dagli edifici monastici, dal chiostro, dal refettorio e da un Cimitero sito nei sui pressi, fu uno dei primi cenobi fondato dai monaci olivetani, ordine nato nei primi anni del 1300 da San Bernardo Tolomei che nel 1320 abbracciò la regola benedettina.
Nel 1784 fu soppresso e divenne una sede della diocesi di Pienza e Chiusi e nel secolo scorso fino agli ultimi anni del 900 veniva utilizzato come residenza estiva per seminaristi delle diocesi. Successivamente fu trasformato in agriturismo.
Il mio sguardo e i primi passi su questa terra nuova si dirigono verso un cancello di ferro battuto. Vedo da lontano una Cappella in stile neogotico con facciata a capanna, entrando mi sorprendo a scoprire un piccolo cimitero, che ho trovato, purtroppo, poco curato.
La Chiesa e il Monastero di mattina sono chiusi e ciò mi ha donato l’opportunità di soffermarmi sulla bellezza dell’esterno che, spesso, nelle visite viene vissuto velocemente per la bramosia di vedere cosa ci aspetta dentro, perdendo, inconsapevolmente, aspetti ed elementi essenziali.
Percorrendo una strada incorniciata dai cipressi, che lasciano spazio per ammirare un panorama dai mille colori e dalle tante storie, si giunge ad un sagrato dove c’è la Chiesa di Sant’Anna.
Che bella la torre campanaria!
È coperta in cotto, risale al quattrocento e ha una pianta quadrata aperta su ciascuno dei lati con una bifora.
La facciata della Chiesa è rivestita di intonaco chiaro con lesene in laterizio e contiene, in alto, un rosone circolare.
Luca, racconta, che da ragazzo veniva qui, in bicicletta, a studiare.
Nonostante la mamma Maria lo spronasse, ogni volta, ad entrare nel Monastero per ammirare gli affreschi, lui trascorreva tutto il tempo all’esterno per godere del silenzio e della beltà della natura.
Poi un giorno, il destino a scelse per lui e con un brutto temporale lo costrinse a ripararsi dentro. Percorse il corridoio verso il refettorio e all’entrata rimase estasiato dagli affreschi del Sodoma. In quel momento la passione recondita per la Storia dell’arte fu illuminata e lo guidò verso nuovi traguardi.
La storia di Luca mi ha fatto pensare!
Spesso attraversiamo la strada della nostra vita con i paraocchi senza dare spazio a ciò che abbiamo dentro. Poi d’improvviso coincidenze, messaggi, segni ci fanno capire che c’è qualcosa che può dare un senso al nostro vivere quotidiano, qualcosa che va oltre i titoli, gli status e le onorificenze, qualcosa che ci fa battere il cuore.
Mettiamoci in ascolto, siamo sempre in tempo!!
La nostra giornata continua.
Si va a vedere Pienza con occhi diversi. Ti aspettano tante sorprese, tra le quali un forte temporale….
Sarà un segno??
Alla prossima, ti aspetto
A presto
Namastè
Se non hai letto l’ultimo racconto di Paesaggi Umani clicca qui⇓
www.paesaggiumani.it/treno-natura-valdorcia-fondazionefs-locomotiva-toscana
Docente|Lawyer | Writer | Web Writer | SNIDer Social Network Influencer Designer | Social Media | Dreamer | Paesaggi Umani founder
Dopo aver conseguito un Master in Comunicazione d’Impresa presso l’Università di Siena lascia la professione, esercitata per 18 anni, per dedicarsi alle sue passioni: scrittura, lettura, viaggi, mondo del vino e del gusto e di tutto ciò che genera bellezza. Fonda il 10/10/2020 il mondo digitale di Paesaggi Umani dove scrive e racconta, attraverso le emozioni, le storie di sogni, esperienze di gusto, sapori, cucina e vino, bellezza, vita e di tutto ciò che è invisibile agli occhi.
Comments