Lasciamoci abbracciare dalle immagini dei ricordi degli amori lontani
Era la sera del 9 marzo dell’anno 2020. Il coronavirus diveniva una pandemia e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte annunciava che dal 10 marzo l’Italia era tutta zona protetta.
È trascorso un anno e il Presidente del Consiglio è cambiato nella persona di Mario Draghi, insieme alla modalità di lockdown, ma il Coronavirus è ancora presente e siamo nella fase della terza ondata con le vaccinazioni in corso.
Amore nel senso assoluto
Nel particolare momento storico che stiamo vivendo, tenendo silente la nostra razionalità, viene spontanea una domanda:
“e i sentimenti?”
Come vivono la pandemia coloro che sono lontani dai loro amori?
Non nascondiamoci dietro la classica risposta razionale, che coperta da una forte armatura costringe il sentimento in un cassetto troppo stretto, “la cosa importante è che stanno bene”.
L’amore vuole amare e come puoi stare bene se sei distante, se non puoi sfiorarti, se non puoi guardarti negli occhi, se non senti l’odore.
Con il tempo ti accorgi che, insieme all’amore e alle emozioni collegate, scompaiono la creatività, la genialità, il motore della vita.
È sicuramente importante amare se stessi e non dipendere dalle persone ma l’uomo è un animale sociale e per quanto geniale o di talento senza gli altri non può creare.
Quante persone riescono a superare una malattia grazie all’amore, alla presenza, alle attenzioni.
Anch’io mi sono fatta la domanda e per una persona come me che vive di sentimenti e di follia d’amore non è semplice.
La mia creatività non va a comando ma è direttamente proporzionale alle emozioni che provo e credo sia lo stesso per ogni artista.
C’è stato un momento in questo anno in cui ho creato una corazza per proteggermi ma credo che sia un grande errore perché è come spegnere la fiamma della vita.
Non possiamo programmare e dobbiamo vivere alla giornata, spesso segnata da cambiamenti necessari per la salute di tutti ma anche da tanta incoerenza che ci rende instabili.
Nel famoso “qui e ora” tante sono le piccole cose per cui possiamo gioire ed essere grati ma non siamo macchine che si possono programmare.
Siamo esseri umani con sentimenti e con voglia di amare.
Questo virus è un nemico subdolo perché invisibile e ci confonde.
Non ci sono date certe, non sappiamo quando rivedremo i nostri amati o le nostre terre del cuore e non possiamo neanche vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo.
Cerchiamo un appiglio ma sembra che quel “gancio in mezzo al cielo” come canta Baglioni nella canzone Strada Facendo si allontana man mano che cerchiamo di avvicinarci.
Allora, cosa possiamo fare?
C’è un modo, andare a scavare nel baule che contiene il nostro tesoro: il posto dove sono custoditi i ricordi.
I ricordi collegano la mente al cuore e fanno ripartire il motore. Ci aiutano a vivere il presente lasciandoci sorprendere dal futuro.
A tutti coloro che sono soli e lontani dai propri cari voglio consigliare un metodo che sto mettendo in pratica che si basa sul potere dell’immaginazione: ricordare e rivivere attraverso le immagini i ricordi come se fossero reali.
E un giorno quando meno te lo aspetti la stagione della pioggia finirà per lasciare spazio ad una meravigliosa primavera.
E mentre nuoti nei ricordi abbi “Fiducia e pazienza”.
Il resto tutto in un abbraccio
Namastè
Docente|Lawyer | Writer | Web Writer | SNIDer Social Network Influencer Designer | Social Media | Dreamer | Paesaggi Umani founder
Dopo aver conseguito un Master in Comunicazione d’Impresa presso l’Università di Siena lascia la professione, esercitata per 18 anni, per dedicarsi alle sue passioni: scrittura, lettura, viaggi, mondo del vino e del gusto e di tutto ciò che genera bellezza. Fonda il 10/10/2020 il mondo digitale di Paesaggi Umani dove scrive e racconta, attraverso le emozioni, le storie di sogni, esperienze di gusto, sapori, cucina e vino, bellezza, vita e di tutto ciò che è invisibile agli occhi.
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